Circa 2 mesi fa (ebbene sì, signore e signori, sono passati ben 2 mesi!) BloodyIvy mi ha gentilmente taggata per il tag delle 4 espressioni dialettali più usate. Tra l’altro l’ideatore del tag è proprio tale blog, quindi chiedo perdono per non aver adempiuto in tempi più brevi all’accettazione e risposta da parte mia.
Ma ora sono qui a colmare la mia lacuna. 😉
Vediamola così, è un modo per rimettere in circolo il tag e chiamare in causa qualcun altro per partecipare. 😀
REGOLE:
1- Citare l’ideatore del tag – dunque Bloodyivy – e da chi siete stati nominati (sempre dallo stesso blog, per quel che riguarda me).
2- Raccontare delle vostre 4 espressioni dialettali più usate o preferite
3- Nominare qualche blog (anche solo uno), perché è una cortesia che si fa a qualche blogger. Avvertirli.
Dunque, io vivo in Veneto (ma sono metà veneta e metà campana), nella zona del Veneziano (sto a pochi km dalla città descritta come la più romantica del mondo).
Il dialetto veneto è ricco di espressioni che spesso servono quando sei arrabbiato o quando vuoi raccontare qualcosa con effetto.
Partiamo.
A) Bronsa coerta
In italiano si può tradurre letteralmente con brace coperta, che fa riferimento alla brace che continua a bruciare nonostante sia seppellita sotto la cenere del camino, senza che possa essere vista. In veneto, dire a una persona di essere una bronsa coerta vuol dire che quella è una persona che all’apparenza sembra buona, pacifica e a modo, ma che, sotto sotto, si rivela vivace, “peperina”, in certi casi anche pericolosa, una sorta di piccola “carogna”, in senso affettuoso o spregiativo a seconda del contesto.
B) Va’ remengo
Nella pratica vuol dire mandare a quel paese. Andare a remengo significa mandare a vagabondare.
c) Bocia
Vuol dire bambino. In realtà è usato anche in modo “dispregiativo” per dire anche a chi è un po’ più grande che è davvero infantile o immaturo.
D)Bechèr
E’ il macellaio. Non chiedetemi perchè, non lo so. Andare dal bechèr vuol dire andare dal macellaio.
Veniamo alle nomine:
Rocknbioblog
Anna my world of makeup
Viaggi ermeneutici
Kitchen impossible
Sommelier di antidolorifici
Buona serata a tutti 🙂
no ma che figata assurda è sta cosa?!?!?! *-* grazie per avermi taggata però non farpy passare due mesi prima di rispondere al tag ahahahahahahaha evviva sono troppo xontenta di poterlo fare
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Ma che bello, se ti ho fatta contenta!
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Grazie di cuore per avermi nominata! Ho gia’ partecipato a questo tag ma sono felice che tu abbia pensato a me ^_^
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Allora sarà per la prossima! Buonanotte. 🙂
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grazie per essere stata al gioco!!! uhmmm aspetta che mi segno qualcosa, tipo “andare a remengo”, così, tanto per cambiare quando devo mandare qualcuno a quel paese.
strano bechèr, in tedesco Bäcker che si pronuncia becher è il panettiere, non saprei, anche il triestino ha tanti termini simil tedesco credo che siano rimasti (ora storpiati) da quando ci dominava l’Austria.
E sì, il fascino di Venezia è impareggiabile
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Anch’io mi aspettavo che bechèr volesse dire panettiere, per un’assonanza con l’inglese. Quando ho scoperto il vero significato, pochissimi anni fa, sono rimasta delusa.
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