Tra le righe

Sono passati 10 mesi… -parte cinque-

Beh, ormai i mesi stanno diventando 11!
Eccomi qui, a distanza di quasi una settimana, a riprendere il racconto delle mie sfighe storie quotidiane dei mesi scorsi.

A Ferragosto mia sorella è scesa al Sud, a casa del fidanzato e devo ammettere che senza di lei mi sono sentita davvero sola. Quindi il resto dell’estate l’ho trascorso in casa o uscendo ogni tanto da sola o col cane o con mia madre. Solo una sera sono uscita con una compagnia più “ampia”, una mia cara amica (l’unica che considero tale, perchè è l’unica con cui posso parlare seriamente), il suo fidanzato e un nostro ex collega di università.

La truffa internazionale
In seguito ho ripreso la mia ricerca lavorativa per l’estero (non riesco più a cercare in questo paese e sono stanca di lavorare senza contratto e senza soldi). Ho passato i test e il colloquio per un’azienda che si trova a sud dell’Inghilterra, ma devo attendere che si liberi un posto per il ruolo per cui mi sono candidata (non capisco perchè mettano gli annunci se sanno che poi non hanno posto…). Teoricamente sono la prima della lista. Attualmente sto cercando di partire ugualmente, perchè sono stufa di stare qui, devo tagliare i ponti. Sono anni che sento l’esigenza, era un pallino che avevo fin dall’università. Continua a leggere “Sono passati 10 mesi… -parte cinque-“

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Tra le righe

Socievolezza: non è sempre un bene

Il segno dei Gemelli (che è il mio, ascendente incluso) è conosciuto per essere quello caratterizzato da estrema socievolezza e comunicabilità.
Troppa!
Per esperienza (dalla quale, evidentemente, non riesco a trarre insegnamenti, o magari qualcosa lo apprendo, ma metterli in pratica è tutta un’altra storia!) essere troppo socievoli, affabili e sorridenti porta solo guai. Dimostrarsi aperti e “caldi” con le altre persone, soprattutto con gli sconosciuti, farsi vedere disponibili (a tutto c’è un limite, ma io sono proprio cretina), è una cosa negativa. Se non sai darti dei limiti è molto negativa.
Le persone comprendono che tu non hai altro da fare nella tua vita se non attendere di svendere il tuo tempo per aiutare chiunque abbia il coraggio di farti una richiesta di “aiuto”.
E con aiuto si intende qualsiasi tipo di aiuto, spaziando dalla sfera privata a quella lavorativa.
Tu sei lì, ti sei mostrata a disposizione, e anche con entusiasmo (idiota, sei un’idiota!), appena qualcuno ti ha detto “Avrei proprio bisogno di una persona come te, in questo momento….”.
“Ma certo, ci sono io, puoi contare su di me! Gratis e a tutte le ore!”, dici sorridendo, felice di aver instaurato un nuovo rapporto o di aver “accorciato” le distanze con qualcuno. Sei felice di sentirti utile, di poter mettere a disposizione quello che sei per una buona causa.

Ma sarà davvero una buona causa?
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JustMe · Tra le righe

Ciao!

Ciao, sono Luana, ho 33 anni e ho una vita meravigliosa e felice. Mentre la gente della mia età è già sposata e con figli, o lo sta progettando nel prossimo futuro, io sto ancora progettando come riuscire a comprare una maglia o un paio di scarpe senza l’aiuto di mamma o del mio fidanzato. Col quale probabilmente non riuscirò mai ad andare a convivere.

Ciao, sono Luana, ho 33 anni e da quasi 3 quando lavoro (quando lo trovo…) che sia in nero (9 volte su 10) o in regola, mi danno al massimo solo i soldi della benzina. Quando me li danno davvero….

Ciao sono Luana, ho 33 anni e ho passato gli anni migliori della mia vita sui libri, sperando che studiare sarebbe servito a qualcosa. Ho fatto un sacco di rinunce, credendo che dei voti alti mi avrebbero garantito un futuro. A saperlo, avrei fatto la parrucchiera o l’estetista, per poi scoprire di soffrire di endometriosi e non riuscire più a lavorare in piedi.

Ciao, sono Luana, ho 33 anni, e quando andavo a scuola fin dalle elementari ho sempre aiutato chi mi ha chiesto una mano, ho sempre passato compiti e quant’altro, in cambio di nulla. Adesso ho scoperto di essere stata una cazzona, e di tutto l’aiuto che ho prestato non mi è tornato indietro neanche un “grazie”. Anzi, ora che ho bisogno io sembra che tutti si siano dimenticati di me o facciano orecchie da mercante. Bel karma…

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Tra le righe

Illusioni…

Illusione è quando credi fortemente in qualcosa, quando speri, perchè ti inducono a crederlo, che qualcosa si realizzerà.

Non è incerto il se, ma è incerto il quando. Ma è un quando che non è così distante dal tuo presente. In realtà, ti illudi proprio perchè sai che manca poco a raggiungere quel traguardo cui tanto aneli.

Lo puoi sentire. Lo puoi quasi toccare con le dita.

Poi, non si sa come o perchè, si realizza l’illusione, appunto.

Vedi svanire l’oggetto del tuo desiderio, quella cosa che desideravi da tanto, di cui avevi tremendamente bisogno. Perchè Illusione è arrivare a necessitare di qualcosa che poi, per un motivo o per un altro… non puoi più avere.

E quell’illusione che ti stava nutrendo fino ad ora, da ora in poi ti colpisce alle spalle. Si prende gioco di te. Ti chiede “Ma dai? Ci avevi davvero creduto? Avevi davvero sperato che potevi avermi?”.

Si, avevo davvero sperato, ci avevo creduto. Lo so che il detto è “Non dire gatto, se non ce l’hai nel sacco”, ma ogni tanto si ha bisogno di poter pensare, no, scusate, di poter illudersi, che forse qualcosa può davvero cambiare.

Poi succede quel colpo di coda (e purtroppo mai di culo, di cui invece avrei bisogno) che ti riporta alla tua realtà.

Scendi, torna coi piedi per terra. E ricomincia a contare il tempo che ti divide dal tuo solo sognato cambiamento.