Eccomi qui, di nuovo con un altro pezzo del racconto di tutto ciò che mi è accaduto nei mesi scorsi. Sono stata ferma per quasi un anno e ora sembro un fiume in piena. Spero che questo estro non sia solo temporaneo, ma che continui a farmi sentire il fremito nelle mani.
Proseguiamo.
A giugno di quest’anno si è finalmente concluso (o meglio, ho fatto di tutto per far concludere) il procedimento che riguardava l’incidente che io e il mio ex fidanzato abbiamo subito in macchina nel giugno 2016.
Esaurito il ciclo di terapie a fine gennaio, ho fatto pressioni all’agenzia antinfortunistica per avere le ultime due visite il prima possibile. Volevo chiudere anche per poter essere libera di fare le mie scelte (come trasferirmi all’estero, per esempio) senza subire vincoli dall’esterno.
Come ho scritto, purtroppo il mio ex fidanzato decise di non rivolgersi all’assicurazione l’anno scorso, ma di andare tramite agenzia antinfortunistica. Essendo il mio primo incidente non avevo la più pallida idea di come si procedesse e non mi è stato neppure spiegato. Sono riuscita ad avere le visite in tempi abbastanza brevi (ho chiuso a un anno esatto dall’accaduto) ma non ero al corrente del fatto che l’agenzia chiedesse una parcella e che dovessi pagarla io. Lui mi aveva detto “E’ la mia assicurazione che ti paga” senza aggiungere che alla fine di tutto avrei dovuto sborsare una somma di denaro. E mi ha preso pure per stupida quando ho affermato che non lo sapevo. Onestamente, non avendone mai avuto bisogno, vado fiera del fatto che ignoravo come funzionassero queste cose. Continua a leggere “Sono passati 10 mesi… -parte tre-“