Questo è uno sfogo, un po’ lungo e un po’ noioso. Probabilmente mi pentirò anche di averlo pubblicato, tra qualche giorno.
Stacco pochi giorni per andare dai parenti che non vedo dal 2011 perchè abitano lontano da me. Più che altro, sento la necessità impellente di parlare con mia zia già dall’anno scorso, e ora che sto attraversando un momento in cui vedo piuttosto nero non riesco più a tenermi. Insomma, ci vado un po’ per terapia, per sfogarmi, per avere qualcuno con cui poter parlare liberamente, che mi capisca, che mi ascolti solamente, a cui raccontare come un fiume tutto quello che sento e che vivo. Anche per avere il parere spassionato di una persona che mi dica se sto agendo bene, se sto sbagliando, se sto perdendo la rotta, se devo ricredermi su alcune cose… Insomma, di lei mi fido e ho bisogno della sua parola.
Quello che leggerete di seguito, se avete la voglia, è uno sfogo istintivo, probabilmente è un errore scriverlo, probabilmente ho sbagliato modo, tono, parole… ma è un periodo in cui forse non mi va bene niente, non mi fido più di nessuno e vorrei letteralmente scappare lontano abbandonando tutti e tutto.
PS: non avrò il pc, ma mi affiderò solo al cellulare, quindi mi scuso già da ora per eventuali errori/sbagli causati dalla digitazione sullo smartphone, nel caso dovessi collegarmi tramite esso.
PPS: prometto che quando torno scrivo qualcosa di più bello e vitale, sicuramente più leggero -a livello morale- da leggere e da scrivere.