Tra le righe

Gente di 30 anni… ma solo anagraficamente

Si dice che quando si raggiunga una “certa età” si dovrebbe mettere la testa a posto. Iniziare a pensare a farsi una vita propria, a mettere su famiglia, a cercare un ruolo nel mondo.
A 30 anni, una volta si era già sposati da tempo, e magari pure con qualche figlio. Si aveva un lavoro, una propria indipendenza, una propria casa. Si lasciava la famiglia d’origine presto, per potersi creare la propria.

Oggi, probabilmente complice la crisi – in ogni campo – un trentenne è ancora a casa coi genitori, spesso senza un partner fisso con cui condividere la vita o fare almeno dei progetti in tal senso, e il più della volte è costretto a non poter andarsene per i fatti propri a causa di un lavoro precario o completamente assente – e in quest’ultimo caso ne sa qualcosa la sottoscritta.
Rimanendo a casa così a lungo, evidentemente subisce un’alterazione anche il periodo adolescenziale, che quindi si prolunga più del previsto. Il periodo teen non finisce più con il raggiungimento dei diciannove anni, ma prosegue ancora per qualche annetto. Qualche annetto di troppo. Continua a leggere “Gente di 30 anni… ma solo anagraficamente”

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